Certamente questa leggenda metropolitana ha un fondo di verità, anche perchè nel nostro Paese le giornate più fredde sono quelle anticicloniche, con notti da inversione termica grazie al cielo sereno e alla calma di vento. Solo con quelle condizioni in Italia si possono raggiungere determinate temperature altrimenti impensabili anche nel corso delle più intense ondate di gelo. Dopotutto la neve può cadere al suolo anche copiosa con temperature di -10, -25, -40 o anche -60°C. Succede in molte aree del mondo, e a volte anche sulle Alpi o sugli Appennini nevica con temperature ben inferiori allo zero. Dopotutto affinchè nevichi l’aria deve essere instabile e perturbata, deve transitare una perturbazione e quindi ci dev’essere un ricambio di masse d’aria con un rimescolamento termico. Di conseguenza, può nevicare con temperature ben inferiori allo zero solo laddove prima dell’arrivo della perturbazione c’era già moltissimo freddo, perchè solitamente nel corso di un passaggio perturbato le temperature aumentano, almeno in una prima fase, per poi diminuire nuovamente quando la perturbazione si allontana e il maltempo va scemando...
Ma quali sono le temperature ideali per le nevicate più copiose e abbondanti?
Beh, non c’è una temperatura precisa perchè dipende di zona in zona. In Italia, le nevicate più abbondanti solitamente si hanno con temperature appena superiori allo zero, o comune tra 0°C e +2°C, in quanto viviamo in mezzo al Mediterraneo e con quelle temperature le precipitazioni possono essere più intense e abbondanti; dopotutto anche con temperature tra -4 e -1°C possono verificarsi nel nostro Paese nevicate abbondantissime, e in montagna anche sotto i -5°C o addirittura i -10°C.
Proprio l’Appennino Italiano, in tal senso, detiene un record storico mondiale: il 17 dicembre 1961 a Roccacaramanico, a 880 metri di altitudine in Abruzzo, caddero ben 365cm di neve in appena 24 ore. Mai in nessun luogo del mondo ha nevicato così tanto in così poco tempo. Quel giorno anche Bari venne sommersa da una nevicata record: 30cm sulla costa pugliese!
Il record di innevamento invece spetta a Tamarack, in California, a 2.110 metri di altitudine nel cuore della Sierra Nevada. Qui il 10 marzo 1920 furono misurati 11 metri e 53cm di neve.
Il record di accumulo nevoso stagionale, nvece, spetta al Monte Baker, un vulcano attivo sempre negli Stati Uniti occidentali ma ben più a nord, quasi al confine con il canada, e ben più in alto, a 3.290 metri di altitudine. Qui nell’inverno 1998/1999, quindi parliamo di appena 13 anni fa, sono stati accumulati 28 metri e 95cm di neve.
Infine, secondo quest’articolo del New York Times, il fiocco di neve più grande mai osservato e riferito ai media è stato di 38cm di larghezza e 12cm di spessore, ed è caduto nel Montana nel gennaio 1887.