L'Altare della Patria
L'ALTARE DELLA PATRIA
L'altare della Patria è solo una porzione del complesso, nata da un'idea del 1906. Il concorso venne vinto dallo scultore bresciano Angelo Zanelli.
Il nome "Il Vittoriano" deriva da Vittorio Emanuele II, il primo re d'Italia. Alla sua morte, nel 1878, fu deciso di innalzare un monumento che celebrasse il Padre della Patria e con lui l'intera stagione risorgimentale.
Il Vittoriano doveva essere uno spazio aperto ai cittadini. Il complesso monumentale venne inaugurato da Vittorio Emanuele III il 4 giugno 1911.
Fu il momento culminante dell'Esposizione Internazionale che celebrava i cinquanta anni dell'Italia unita.
Nel complesso monumentale, sotto la statua della Dea Roma, è stata tumulata, il 4 novembre del 1921, la salma del Milite Ignoto, in memoria dei tanti militari caduti in guerra e di cui non si conosce il nome o il luogo di sepoltura.
L’edicola al centro dell’Altare della Patria con la statua della dea Roma e la Tomba del Milite Ignoto.
BASSORILIEVO DI SINISTRA:
L'industria: dalla lunga trave, sorretta dall'homo faber, pende la pesante incudine. Una mano femminile poggia sull'incudine una corona di quercia, simbolo della forza. Il genio alato del Lavoro, poggiandosi sulla fatica umana, sta per salire vittorioso sul grande aratro trionfale. L'agricoltura: allevamento, mietitura, vendemmia e irrigazione.
BASSORILIEVO DI DESTRA:
Tre figure femminili offrono a Roma corone onorarie, seguite dai labari, le insegne delle legioni. Sulla biga trionfale stanno il genio vittorioso dell'Amore di Patria e l'Eroe, appoggiato alla grande spada dei Titani. Due donne tengono in mano il suo mantello. Anche in questo ciclo troviamo il motivo della lunga trave, dalla quale pende il braciere del fuoco sacro.