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    SAHARA

    In ogni direzione, fin d’ove l’occhio poteva arrivare, come un oceano di sabbia solcato da un vento caldo ed avvolgente, apparentemente immobile, intorno a me si apriva il deserto.

    Mutevole nell’aspetto, diventava, di volta in volta, roccioso, di sale o di sabbia; e mentre di giorno il  sole picchiava violento sulla testa ed il Ghibly rovente e carico di sabbia sul viso toglieva quasi ogni forza, al tramonto il Sahara si trasformava ed indossava l’abito da sera. Cullata dal lento dondolio del dromedario osservavo il sole pallido scendere veloce all’orizzonte. Dalle dune bianche un filo di sabbia si aggrappava al vento che la trascinava via con se, avvolgendo ogni cosa in una delicata e soffusa luce bianca... A ad un tratto la realtà, nel silenzio, si confuse col sogno…

    Per la prima volta nella mia vita ho incontrato gente capace di vivere di niente. Nel nulla del deserto tunisino, in mezzo a distese di sabbia, roccia e terra arida, di tanto in tanto, si scorgevano capanne bianche, dromedari e caprette al pascolo, capaci di sopravvivere brucando poveri arbusti sparsi qua e là tra la sabbia. In un piccolo villaggio, situato tra le rocce aride del deserto, dove ogni giorno la temperatura supera i 40°C all'ombra, un povero asinello, appoggiato ad un muro, cercava un po’ di riposo...

    In quella realtà così lontana dalla nostra tutto è diverso: tutte le corse, le frenesie, le urgenze della nostra quotidianità sembrano solo follie...

    ...Possiamo illuderci di possedere automobili, di acquistare case e palazzi e compiacerci della nostra ricchezza…

    In fine, qui, calpestiamo una terra non nostra... Non possediamo niente, come ho sempre saputo, siamo solo di passaggio…

    Monica Struchil

     

    IL TOUR DELLE OASI

    LE GALLERIE FOTOGRAFICHE DELLA TUNISIA

     

     

    NOTIZIE GEOGRAFICHE

    La Tunisia ha una superficie di 164.000 kmq,  è il paese più settentrionale dell’Africa ed è il più piccolo tra gli stati del Maghreb.
    Confina ad ovest con l’Algeria ed a sud con la Libia. Il restante confine è bagnato dal mar Mediterraneo per oltre 13000 km.
    Si distinguono tre regioni principali: il Tell a settentrione, montuoso e molto verde, le steppe della regione centrale e le desertiche pianure del sud, che si perdono tra le dune del Sahara.
    La parte meridionale del paese, quella da noi visitata, è caratterizzata dal Sahara che qui si presenta sotto tre diversi aspetti: deserto roccioso o “Reg”, deserto di sale  o  “Chott” e deserto di sabbia  o  “Erg”. Quest'ultimo qui prende il nome di Grande Erg Orientale e costituisce l’estrema propaggine del deserto algerino.
    Alcune meravigliose oasi punteggiano il margine settentrionale del deserto.
    Il Clima è influenzato dallo Scirocco (Ghibly), il vento caldo del deserto, che in estate può far salire di molto la temperatura, anche oltre i 50°C. La sera, anche nel deserto, è sufficiente una maglia pesante.
    D’inverno la temperatura giornaliera è più gradevole, ma l’escursione termica tra il giorno e la notte è considerevole e nella notte il termometro può scendere sotto lo zero.

    ABBIGLIAMENTO

    Durante l’estate sono consigliabili indumenti leggeri.
    Anche per le donne è consigliabile un abbigliamento leggero, specialmente nel deserto, poiché fa molto caldo e la Tunisia, abituata al turismo, è tra i paesi islamici più tolleranti.  Per la sera, nel deserto, è consigliabile un maglione.
    Durante l’inverno le temperature della sera scendono notevolmente. Anche sotto lo zero termico.

     

    LINGUA

    L’arabo è la lingua ufficiale della Tunisia ed ha quasi completamente soppiantato la lingua berbera (chelha), relegata ormai solo all’1% della popolazione. Oggigiorno la Tunisia può definirsi un paese bilingue, poiché il francese è parlato quasi ovunque. Molti capiscono l'italiano, anche sul continente.

    RELIGIONE

    L’islam ortodosso sunnita è religione di stato dal 1956 e vi aderisce il 98% della popolazione. Grazie alla vicinanza con l’occidente ed alla forte presenza del turismo durante tutto l'anno, il credo islamico in questo paese è abbastanza tollerante .
    Le minoranze più consistenti sono quelle cattolica ed ebraica, particolarmente diffuse a Djerba e nella regione di Tunisi.

     

    LA SITUAZIONE DELLE DONNE

    La condizione delle donne in Tunisia, se confrontata con quella degli altri paesi arabi, è decisamente migliorata. Nel 1956, infatti, col Presidente HABIB BOURGUIBA nacque il CODICE DEI DIRITTI grazie al quale venne vietata la poligamia, venne abolito il divorzio per ripudio e venne indicata l’età di 17 anni come età minima per il matrimonio. Venne riconosciuto alle donne il diritto di rifiutare alcune proposte ed aumentò il loro grado di istruzione fino al 95%.

     

    I BERBERI

    Berbero deriva da barbaro, straniero, che non è in grado di farsi capire. I Berberi preferiscono chiamarsi IMAZIGHEN (AMAZIGH al singolare) che significa “uomini liberi”.
    Si tratta di una popolazione autoctona, presente nel territorio del Maghreb fin dall’età protostorica (se non addirittura preistorica).
    Dapprima subirono l’invasione di gruppi provenienti da oriente e dal sud del continente africano tra i quali Greci, Fenici, Romani, Vandali  ed  Arabi, fondendosi con loro e riuscendo a mantenere nel tempo solo la lingua ed alcune tradizione.

    Nonostante le popolazioni berbere, in tutta la loro storia, abbiano sempre cercato l’indipendenza, ancora oggi esistono scontri con alcuni governi non disposti a riconoscerle.
    Si tratta di un popolo che senza mai aver tentato guerre di conquista ne ha sempre dovute subire  e che oggi si trova ad essere straniero nella sua stessa terra.
    I governi dei paesi del Nordafrica amano descriversi come arabi e ignorano quasi del tutto la lingua e la cultura nordafricana. La lingua berbera, infatti, non è riconosciuta nella costituzione di quasi nessuno dei paesi del Maghreb, che nei Berberi, rimasti ormai in pochi, vedono solo pittoreschi elementi folkloristici. Buoni per attirare i turisti.

     

    UN SISTEMA SOLIDALE

    Il Governo della repubblica tunisina ha istituito due fondi, uno sul c/c 2626 e l’altro sul c/c 2121, sui quali ogni lavoratore deve versare una giornata media di lavoro all’anno.
    Il  c/c 2626 fu il primo a nascere e servi per aiutare le persone economicamente più deboli, un tempo nomadi (oggi per legge tutti devono avere una residenza fissa), che oggi vivono ai margini delle grandi città o nel deserto. In ogni villaggio si costruirono scuole e si portò l’ acqua dove prima non c’era. Si migliorarono in generale le condizioni di vita del paese. Questo fondo cambiò la vita di migliaia di persone.
    In un secondo tempo, visto l’enorme successo del primo, si istituì un secondo conto corrente: il c/c 2121, nato per la tutela dei giovani, unica vera ed enorme ricchezza del Paese: oltre un quarto della popolazione, infatti, ha meno di 15 anni e l’età media del Paese è di 26 anni. L’istruzione, grazie a questa iniziativa, è completamente gratuita …
    Questo è quello che ci venne spiegato dalla guida del tour…

     

    LE MIE IMPRESSIONI

    Immersi in una natura ostile ed affascinante sono stati offerti ai nostri occhi paesaggi e volti per noi inimmaginabili. In quel mondo, così diverso da quello da noi conosciuto, è possibile vedere con chiarezza l’eterna lotta tra la vita, che tenta disperatamente di resistere, ed il deserto, che costantemente avanza : in una distesa di sale, sulla quale nulla attecchisce, là dove la sabbia trasportata dal vento incontra un’asperità del terreno si ferma e crea col tempo una minuscola duna, sulla quale, miracolosamente, nasce poi un piccolo arbusto.

    A differenza di Djerba, dove la gente, ormai completamente occidentalizzata, mi ha unicamente colpita per scaltrezza ed arroganza, le persone incontrate sul continente, nel deserto e nelle oasi, mi sono sembrate quasi tutte molto cordiali e curiose... Un popolo sicuramente ricco di cultura e di storia… Un posto ancora oggi sicuramente da vedere.

    Monica Struchil

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    Guida utilizzata: Tunisisa - Guidaexpress

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